mercoledì 12 aprile 2017

BREXIT: RUSSIA E CINA SOSPETTATE DI INTROMISSIONI NELLE VOTAZIONI

Membri del Parlamento britannico temono che governi stranieri abbiano interferito con il sito web governativo nel 2016

Risultati immagini per cyber attackSecondo la notizia riportata questa mattina dal quotidiano The Guardian, una commissione di parlamentari inglesi avrebbe dichiarato che alcuni stati esteri, come Russia e Cina, potrebbero avere giocato un ruolo nel crollo del sito web per la registrazione al voto nel periodo immediatamente precedente al referendum su Brexit del 23 giugno 2016.

Secondo il rapporto della commissione, i parlamentari erano profondamente preoccupati riguardo a presunte interferenze di paesi stranieri nella votazione riguardante l'uscita dell'UK dall'Unione Europea. La commissione non identifica chi, nello specifico, potrebbe avere avuto delle responsabilità in merito, ma fa notare che sia la Russia che la Cina utilizzano un approccio agli attacchi informatici basato sulla conoscenza della psicologia di gruppo e sul condizionamento dei singoli. I sospetti si basano anche sulle frequenti dichiarazioni in base alle quali la Russia avrebbe tentato di influenzare le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e in Francia.

Sta di fatto che, nel 2016, il governo inglese si trovò a dover prorogare il termine per la registrazione al voto proprio a causa di un crollo del sito web governativo poco più di un'ora prima della scadenza, incidente che mise a rischio il diritto di voto di decine di migliaia di cittadini. Allora, il governo giustificò l'accaduto con il picco di accessi al sito senza precedenti, dato che più di 500mila persone cercarono di registrarsi proprio l'ultimo giorno. Oggi il rapporto della commissione parlamentare sostiene, invece, che alcuni indizi farebbero pensare ad un attacco informatico.

L'incidente non ha, di fatto, avuto effetti materiali sul risultato del referendum, ma la commissione ritiene che l'accaduto debba servire da lezione per le future votazioni.