pubblicato da: www.investireoggi.it
Sono passati due mesi dal voto del referendum sulla Brexit in Inghilterra. Molte le preoccupazioni degli italiani emigrati, e non solo. Ma i primi dati sembrano smentire lo scenario pre-annunciato.
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Positivo anche l’incremento del 2,4% delle retribuzioni medie in giugno, in seguito all’entrata in vigore di un nuovo salario minimo più alto.
In questa prima fase quindi non si è verificato il temuto rallentamento occupazionale pronosticato da alcuni economisti. Vero è che tra il momento del referendum e quello dell’effettiva uscita dell’Inghilterra dall’Ue sotto tutti gli aspetti passeranno due anni quindi sicuramente due mesi sono pochi. E’ innegabile però che quella britannica fino ad oggi ha dimostrato di essere un’economia solida e stabile, come ha sottolineato commentando i dati detto Howard Archer, economista di IHS Global Insight. Resta l’esigenza di tenere sotto controllo il mercato nei prossimi mesi.
Joshua Mahony, analista di IG a Londra è quindi abbastanza positivo anche sul futuro, almeno quello a breve termine: “i dati potrebbero dissipare la convinzione della Banca d’Inghilterra di dover intervenire di nuovo nei prossimi mesi. Forse l’ulteriore taglio dei tassi accennato da Mark Carney diventerà realtà più tardi del previsto”.