L’impatto sismico della Brexit in Italia
ROMA (WSI) – Un Pil più basso, un allargamento degli Spread in assenza di un intervento della Bce e un intensificarsi delle pressioni sulle banche, che faranno fatica a smaltire i crediti deteriorati in portafoglio e ricapitalizzarsi. Sono questi gli effetti negativi che la Brexit avrà sull’Italia.
In un report intitolato “Italy: Brexit matters more for politics than the economy” UBS ha analizzato le conseguenze della vittoria dei no del popolo britannico all’Europa sia sull’Ue sia sull’Italia, sottolineando come i mercati potrebbero mettere in discussione l’impegno della terza economia dell’area euro nel progetto europeo e come potrebbero innervosirsi in vista del referendum sulla riforma costituzionale.
Gli esperti citano l’elevato grado di insoddisfazione dei cittadini italiani verso le politiche europee, tra i più alti d’Europa, come un fattore di pericolo che dovrebbe far suonare un campanello di allarme. Il referendum britannico sulla Brexit rischia di creare un precedente e un effetto domino nell’area Ue.
L’Italia, nel bel mezzo di una crisi bancaria, rischia di sprofondare in una crisi politica e nell’instabilità. Un paese storicamente ingovernabile e che sta assistendo all’ascesa del Movimento 5 Stelle, contrario all’euro e favorevole a una riforma dell’Ue, si troverà a dover fare i conti con la possibilità di caduta del governo, nel caso in cui il referendum di ottobre dia esito negativo.