pubblicato da: www.ilsole24ore.com
Il terrorismo islamico? Un fenomeno che esisteva già prima dell’afflusso record di rifugiati, che comunque impone un rafforzamento delle misure di sicurezza. Il burqa? Un ostacolo all’integrazione. Mentre Brexit è una scelta «irrevocabile» dei britannici.
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In vista del Consiglio Ue, la cancelliera ha incontrato ieri sera Donald Tusk. Né il presidente del Consiglio europeo, né quello della Commissione, Jean-Claude Juncker, prenderanno parte all’incontro di Ventotene, ma hanno fatto sapere, tramite i rispettivi staff, di voler consultare tutti i leader dell’Unione prima di Bratislava. (...)
La cancelliera ha toccato mercoledì sera la delicata questione del terrorismo e dei possibili legami con i flussi di rifugiati. «Stiamo assistendo - ha detto - ai tentativi dei gruppi islamisti di reclutare profughi. Ma il terrorismo islamico - ha aggiunto - non è arrivato con i rifugiati: ce l’avevamo già».
La cancelliera ha dunque difeso, ancora una volta, la sua politica della porta aperta, che ha portato all’ingresso di oltre un milione di migranti in Germania dall’inizio dell’anno scorso. (...)
Dello stesso tenore la presa di posizione su un tema caldo del dibattito estivo, il diritto di indossare il burqa, affidato in questo caso a un’intervista alla rete giornalistica Rnd. «Dal mio punto di vista - ha spiegato la cancelliera - in Germania una donna completamente velata ha poche possibilità di integrarsi». (...)
Su Brexit, infine - tema centrale a Ventotene e a Bratislava - Merkel in un’intervista ha confermato la sua linea soft, soprattutto sui tempi: «Il processo di uscita è ancora tutto da percorrere, ma la decisione è irrevocabile. Dobbiamo negoziare sulla base dei nostri interessi».
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