pubblicato da: www.huffingtonpost.it

Noi giù al sud, ci preoccupiamo per loro immaginando un'isola che naviga a vista verso nord, lontana dalle calde spiagge europee. Ma se domani scoprissimo che già da anni la Gran Bretagna trattava segretamente accordi commerciali con gli Stati Uniti..? Se venissimo a conoscenza di un progetto che prevede la creazione di un nuovo Commonwealth con Usa, Canada, Australia, India e altre nazioni che piaccia anche cinesi, russi e fondi sovrani..?
L'Europa è un importante mercato di sbocco ma sempre più saturo, litigioso e immobile. In Inghilterra piove spesso e il clima suggerisce progetti a lungo termine.
Bloccati dalle posizioni tedesche, con una Francia debilitata e una Spagna ingovernabile, una Grecia dimenticata e un'Italia che in autunno è attesa al voto del referendum costituzionale con la possibilità di ritrovarsi un premier a 5 stelle, mentre il terrorismo colpisce e spaventa il continente, ci ritroviamo a discutere se la Turchia debba continuare il suo processo di adesione alla Ue o meno, con quel che è accaduto dopo il tentato golpe.
Allora, come sostiene Pier Luigi Vercesi nel suo ultimo editoriale, un dubbio è legittimo: è la Gran Bretagna alla deriva nel mar del Nord o l'Europa prossima a incagliarsi nel Nord Africa?
Alfredo Nepa è un giovane imprenditore esperto in Scienze economiche internazionali, ed è Vice Presidente G.I. di Confindustria Teramo.