Tony Blair torna a parlare al pubblico, e le sue sono le parole di chi si è apertamente schierato contro la Brexit. Durante un evento di Open Britain, il gruppo a favore di un Regno Unito "aperto all'Europa e al mondo", l'ex Primo Ministro britannico ha dichiarato il suo impegno a convincere i cittadini britannici a ribellarsi alla Brexit.
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Blair ha poi parlato dell'immigrazione dall'Europa, considerata il vero nocciolo della questione: "Il Primo Ministro ha dichiarato recentemente la sua disponibilità ad accettare la maggior parte degli immigrati, includendo coloro che hanno ricevuto un'offerta lavoro e gli studenti. Della restante parte, un terzo arriverà a Londra e troverà lavoro prevalentemente nell'industria del cibo e nel settore dell'ospitalità; è molto improbabile che costoro portino via il lavoro ai cittadini britannici". Secondo Blair, in pratica l'impatto di Brexit sull'immigrazione inciderebbe meno del 12% sull'immigrazione totale.
Le parole dell'ex PM laburista hanno subito scatenato le reazioni dei rappresentanti del Partito Conservatore, che hanno dichiarato le sue parole come "arroganti".