venerdì 24 febbraio 2017

JUNCKER: L'UK PAGHERA' UN CONTO SALATO PER BREXIT

Le dure dichiarazioni del Presidente della Commissione Europea sulle future trattative. Intanto, il premier irlandese ipotizza un referendum per l'unificazione dell'Irlanda. 

Risultati immagini per junckerSi è espresso molto chiaramente ma anche molto duramente Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione Europea, nel suo discorso ai deputati di Bruxelles pochi giorni fa. "L'uscita dall'Unione Europea non sarà a costo zero per il Regno Unito" ha dichiarato. "Le trattative saranno un processo faticoso e lungo almeno due anni. E per concordare le future relazioni tra Regno Unito e Unione Europea ci vorranno anni. I cittadini del Regno Unito devono sapere, ne sono già consapevoli, che l'uscita  sarà senza sconti. I britannici dovranno tener fede agli impegni che si sono presi quando hanno deciso di diventare uno Stato Membro. La Brexit  è una crisi che riguarda tutti noi".

Le parole di Juncker si riferiscono al fatto che il governo UK, pur uscendo dall'UE, dovrebbe continuare a versare quote a Bruxelles per molti anni ancora,  per far fronte ai programmi sottoscritti nei suoi 45 anni di permanenza nell'Unione Europea. Si parlerebbe di una spesa pari a 60 miliardi di euro peri prossimi sei anni.

Nel frattempo Enda Kenny, Premier irlandese, durante un incontro a Bruxelles ha lanciato l'ipotesi di un referendum per l'unificazione dell'Irlanda, in modo che l'attuale Irlanda del Nord, ora parte del Regno Unito, entri a far parte della Repubblica di Irlanda. Kenny ha affermato che questa possibilità sarebbe riconosciuta dagli accordi di pace, a condizione che la maggioranza della popolazione dell'Irlanda del Nord lo richieda. Il governo di Dublino ha fatto presente più di una volta, negli ultimi tempi, che la maggioranza della popolazione nordirlandese ha votato contro Brexit.