sabato 2 luglio 2016

BREXIT, DIETROFRONT DEL FRONTE "LEAVE" SU SANITA', IMMIGRAZIONE, ECONOMIA

Pubblicato da IlFattoQuotidiano.it:

Brexit. Sanità, immigrati, economia: già crollano le promesse del fronte “Leave”

I "350 milioni di sterline a settimana al Servizio sanitario nazionale"? Non ci saranno. I limiti al numero di ingressi dai Paesi dell'Ue? "Mai detto". Non solo: da "nessuna conseguenza per l'economia" a "resteremo nel mercato unico"


Cominciano a sgretolarsi, una dopo l’altra. La trattativa tra Londra e Bruxelles non è neanche cominciata, ma su alcune tra le più roboanti promesse su cui aveva fondato la campagna referendaria il fronte del Leave ha già fatto dietrofront.

“Con la Brexit 350 milioni a settimana al Nhs”. Non è vero– I primi a cadere sono stati i 350 milioni di sterline a settimana che, secondo la campagna del fronte euroscettico, in caso di Brexit non avrebbero mai più preso la via di Bruxelles e sarebbero finiti nelle casse del National Health Service, il servizio sanitario nazionale. Sarebbero stati sufficienti a “costruire un nuovo ospedale con relativo staff sanitario ogni settimana”. E’ toccato a Nigel Farage l’arduo compito del dietrofront: “È stato fatto un errore. Non posso garantire che tanto denaro andrà al servizio sanitario pubblico, è una cosa che mai sosterrei”, ha dichiarato con virgineo candore. “Non era un mio slogan“, ha ribattuto imperturbabile il leader. Dimenticando che sui bus della campagna la promessa ha campeggiato per settimane.

Gove: “Limiteremo numero degli immigrati”. Ora si moltiplicano i dubbi – Con 330mila ingressi nell’ultimo anno, è stata l’immigrazione la pietra angolare della campagna per il “sì” alla Brexit. (...)
Venerdì è stato Daniel Hannan, europarlamentare tra i più autorevoli esponenti del fronte del “sì”, a ridimensionare le prospettive: “Francamente – ha spiegato alle telecamere di Bbc News – se la gente che ci sta guardando pensa che ora l’immigrazione dai Paesi Ue sarà ridotta a zero, rimarrà delusa“.