martedì 6 settembre 2016

BREXIT: PARLAMENTO BRITANNICO SI PRONUNCIA NEGATIVAMENTE SULLA RICHIESTA DI TORNARE AL VOTO

Bocciata dal Parlamento la petizione per un secondo referendum Brexit

A più di due mesi di distanza dal referendum, il Parlamento britannico si è trovato a discutere sulla possibilità, richiesta da una petizione, di indire un secondo referendum. Le firme della petizione erano già iniziate il giorno successivo al referendum, ma il Parlamento ha scartato l’ipotesi di un ritorno alle urne. Tuttavia è stato necessario discutere la petizione che, come ogni altra, deve essere discussa in aula se si raggiungono le 100.000 firme: nel caso specifico, le firme raccolte sono state oltre 4 milioni.

John Penrose, ex Ministro Conservatore, ha detto che qualsiasi tentativo di annullare il voto del Leave risulterebbe nocivo per la fiducia del pubblico, puntando l’attenzione sulla perdita di credibilità dello strumento referendario se l’esito venisse ridiscusso con un'altra votazione. 

Insomma, la decisione è ormai stata presa e non si può tornare indietro. Il deputato laburisa David Lammy ha però dichiarato che «dopo due mesi e mezzo non sappiamo ancora di preciso che cosa significhi la Brexit e viviamo nell’incertezza. Ecco il perchè di questa petizione. Non sappiamo che forma assumerà la Brexit, nè se e quando possa avvenire». 

In effetti, il Primo Ministro Theresa May non ha ancora parlato dei negoziati per uscire dall’Unione Europea, pur avendo ribadito la volontà di rispettare il voto del referendum: «Brexit vuol dire Brexit».