domenica 11 settembre 2016

BREXIT E LIMITI A IMMIGRAZIONE: RISCHIO COLLASSO PER IL SISTEMA SANITARIO BRITANNICO

I responsabili dell'NHS si interrogano sulle possibili conseguenze di un blocco dell'immigrazione post-Brexit, e temono di perdere risorse umane preziose.

Foto: Continua il dibattito su uno dei temi cruciali della Brexit, ovvero il possibile blocco alla libera circolazione delle persone tra i paesi. Questa volta sono i vertici dell'NHS, il Sistema Sanitario Nazionale britannico, a interrogarsi su questo punto, visto che attualmente i cittadini europei impiegati nell'NHS sono circa 57mila. Che cosa succederebbe se si impedisse, o anche solo si limitasse, l'accesso di nuovi possibili lavoratori provenienti dai paesi dell'Unione Europea?

Da qui, come riferisce il quotidiano online Repubblica.it, la proposta choc da parte dell'IPPR, l'Istituto per la ricerca sulle politiche pubbliche: offrire la nazionalità britannica a tutti i 57 mila lavoratori europei del NHS. Il rischio, altrimenti, è che l'intero sistema sanitario, che da tempo è in serie difficoltà, vada al collasso. 

Ricordiamo che la normale procedura per ottenere la cittadinanza britannica prevede un minimo di cinque anni di permanenza sul suolo UK, e costa oltretutto al richiedente circa 1200 sterline. Più prudente è la proposta suggerita dal Comitato di consulenza sull'immigrazione: introdurre un sistema di permessi stagionali per i lavoratori poco qualificati provenienti dai paesi dell'Unione Europea. Un po' quello che succedeva in passato peri lavoratori agricoli. 
Foto: 3DFMediaStudio