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Secondo il Capo dello Stato, dopo Brexit l'Ue «non può ritirarsi dalle sue responsabilità e il cosiddetto metodo intergovernativo nelle decisioni non può surrogare il valore democratico delle istituzioni europee, specie del Parlamento di Strasburgo». Il rilancio dell'integrazione è necessario anche perchè «a sfide sempre più globali occorrono risposte politiche europee, concordate a tutti i livelli - ha continuato Mattarella- sia il terrorismo, siano le crisi finanziarie, sia il tema delle migrazioni, nessun Paese è in grado di affrontarle da solo, soprattutto in Europa». E per il presidente dunque «cornice repubblicana e cornice europea insieme sono quindi l'ambito più efficace dell'iniziativa dell'Italia contemporanea». «Non sono le banche o le transazioni commerciali che hanno determinato
l'Unione europea - ha continuato Mattarella - ma uomini politici e parlamenti lungimiranti: non sono le crisi finanziarie che potranno distruggerla, ma soltanto la nostra miopia nel non riconoscere il bene comune».
«La nostra Repubblica ha settant'anni, le sue origini sono basilari per
l'identità dell'Italia» ha detto il Capo dello Stato, spiegando che sotto la guida di De Gasperi « è stata garantita la continuità dello Stato italiano, sancendo contemporaneamente la discontinuità rispetto alla monarchia e al regime fascista e poggiando la nuova costruzione democratica su basi diverse da quelle incerte ereditate dallo Stato liberale».
«De Gasperi fu anche il costruttore tenace di una diversa idea di Patria - ha aggiunto Mattarella - e con la opzione repubblicana nasce un patriottismo basato sul legame indissolubile tra libera scelta democratica del popolo e istituzioni». Leggi intero articolo su: www.ilsole24ore.it