Gli Stati Uniti restano il primo investitore con con 570 progetti nell'ultimo anno, seguiti dalla Cina con 156 e dall'India con 140.
L'aumento degli investimenti ha creato 83mila posti di lavoro e ne ha tutelati altri 33mila, secondo il ministero. “Questi dati notevoli dimostrano che la Gran Bretagna continua a essere il posto giusto per fare business, - ha commentato Liam Fox, ministro del Commercio Internazionale. – Abbiamo ampliato i nostri contatti con i mercati emergenti in tutto il mondo per rafforzare la nostra posizione come prima destinazione in Europa per gli investimenti.” Il ministero del Commercio internazionale è uno dei due nuovi dipartimenti creati dalla premier Theresa May dopo il referendum e ha il compito di attrarre investimenti, rafforzare i rapporti con Paesi extra europei e creare nuove alleanze commerciali. L'altro nuovo dipartimento è il ministero per l'Uscita dalla Ue, gestito da David Davis.
Nonostante l'ottimismo di Fox, un noto euroscettico e sostenitore di Brexit, restano dubbi sul futuro dopo l'uscita della Gran Bretagna dalla Ue. Le imprese straniere che investono nel Paese sono attratte da diversi fattori, tra i quali un sistema legale equo e trasparente e l'appartenenza alla Ue. Brexit potrebbe scoraggiare alcuni investimenti: diverse multinazionali come Unilever, Jaguar Land Rover e Nissan, si erano schierate a favore di restare nella Ue.