venerdì 8 luglio 2016

CAPITALI EUROPEE A CACCIA DEL TESORO DI LONDRA. CITY A RISCHIO DECLINO, SECONDO "IL SOLE 24 ORE".

Pubblicato da ilsole24ore.it:


LONDRA - «Nessuno sano di mente è pronto a investire oggi a Londra». Il banchiere è anonimo, la battuta è stata raccolta da Reuters sull’uscio del Tesoro dove il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne ha riunito ieri Michael Sherwood co-ceo Goldman Sachs international, Robert Rooney ceo Morgan Stanley, Viswas Raghavan, capo dell’investment banking di Jp Morgan, Bill Winters ceo di Standard Chartered, Alex Wilmot-Sitwell presidente Emea di Bank of America, Jim Cowles ceo Emea di Citi. Uno di loro s’è lasciato andare alla confidenza che va nella direzione opposta al comunicato rassicurante firmato da Tesoro e banchieri sul destino di Londra. Sviolinate alla City «una delle piazze migliori al mondo per fare business», promesse sull’impegno che verrà «aiuteremo a garantirle il ruolo di grande centro finanziario», e poi quella battuta avvelenata che svela i rischi sottotraccia. Solo un pazzo metterebbe quattrini a Londra - dice uno dei sei ospiti - se non ci saranno passi concreti per assicurare l’accesso al mercato unico.

La mossa di George Osborne con la convocazione di pezzi da novanta dell’industria finanziaria internazionale svela la determinazione a reagire del governo britannico e al tempo stesso la paura per la fragilità innescata dal voto favorevole a Brexit. Londra è sotto virtuale assedio, mosso dalle capitali dei Paesi Ue concorrenti, decise a strappare pezzi di un’industria che Brexit ha messo in libera uscita. La querelle è sempre la stessa: il voto del referendum impone alla politica di bloccare la libera circolazione dei cittadini Ue, mentre le ragioni dell’economia ordinano la partecipazione alla libera circolazione di beni e servizi. Bruxelles comanda che le tre libertà vadano a braccetto e l’equazione impossibile non trova ragionevole soluzione. Senza single market Londra trema e se trema Londra ha tutto il diritto di tremare il Regno intero. Centre for Cities ha diffuso ieri uno studio che conferma, accresciuta, la centralità della capitale nel contesto economico nazionale. 

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